Gazzetta di Mantova 14-01-2019

Strada chiusa da una recinzione
Protesta per il “muro” di Levata

Gli abitanti di via Rubens chiedono all’amministrazione che venga abbattuta. Il proprietario disponibile a lasciar passare sul proprio vialetto pedoni e ciclisti

Imboccare un percorso che in teoria conduce al piazzale della stazione ferroviaria e vedersi sbarrato, all’improvviso, il cammino da una recinzione. È quanto accade a Levata, tra lo stupore dei forestieri e l’irritazione dei residenti. La strada mozzata dalla rete di metallo è via Rubens, un’arteria pubblica di grande respiro costretta a cedere il passo ad un sentiero privato, protetto da una barriera invalicabile. Da tempo i cittadini invocano l’apertura di un varco, ma la loro voce rimbalza contro la recinzione di ferro, ribattezzata dai residenti il “muro di Levata”. Dell’annoso problema si è parlato giovedì sera, durante l’assemblea mensile del comitato di quartiere. 

«Le persone che abitano in via Rubens, per prendere il treno, sono costrette a percorrere quasi un chilometro, pur avendo la stazione a pochi metri da casa – sottolinea il presidente del comitato, Franco Presciuttini – Quel “muro” è un obbrobrio. Eppure continua a restare in piedi, nonostante i ripetuti appelli della comunità e la parziale apertura del proprietario, che si è detto disponibile a lasciar passare sul proprio vialetto i pedoni e i ciclisti. È un compromesso che può risolvere solo in parte il problema, ma è comunque un passo avanti. Sollecitiamo, dunque, l’amministrazione comunale ad adoperarsi per arrivare in tempi brevi all’abbattimento della recinzione e alla creazione di un percorso ciclopedonale che consenta ai residenti di raggiungere la stazione». 

Nel corso dell’assemblea di giovedì sera si è parlato anche di alcuni problemi di igiene e decoro. «Nei cestini pubblici i rifiuti si moltiplicano ad una velocità impressionante, perché molte persone li usano come se fossero dei cassonetti. Ci buttano dentro di tutto, compresi dei sacchetti stracolmi di immondizia – spiega Presciuttini – Pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di rimuovere tutti i cestini presenti sul territorio ed eventualmente, in futuro, di sostituirli con dei contenitori dotati di piccole aperture, che impediscano ai cittadini di inserire dei sacchi pieni di spazzatura. Infine esortiamo il Comune ad intensificare le operazioni di pulizia e spazzamento delle strade e dei marciapiedi». — 

Rita Lafelli

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