Voce di Mantova 9 febbraio 2013

Elementari il comune nel mirino Voce 9 febbraio 2013

IL CASO EDERA Alla riunione dell’altra sera lo sconcerto dei genitori per il cantiere che non è ancora partito
Elementari di Levata, il Comune nel mirino
Lettera del Comitato al sindaco per sollecitare un incontro pubblico con i cittadini

CURTATONE - Il Comitato di Quartiere di Levata chiede a gran voce una reazione d'orgoglio da parte dell'amministrazione comunale di
Curtatone e un'assemblea pubblica per fare il punto della situazione in merito alla scuola elementare di Levata che dovrebbe essere costruita
nella lottizzazione Edera. Giovedì scorso, nella sala civica, si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato circa trenta cittadini.
«I genitori intervenuti – spiega il vicepresidente del Comitato, Franco Presciuttini hanno espresso sconcerto e delusione per le promesse
fatte con sicura supponenza dal sindaco l'estate scorsa, promesse rivelatesi ora vane, quando è ormai chiaro che la scuola è a un punto morto».
L'assemblea ha approvato una lettera, firmata dal presidente del Comitato, Alessandro Bertazzoni, che è stata poi inviata al sindaco di
Curtatone Antonio Badolato. Il prologo della missiva è dedicato allo stato di abbandono in cui versa il cantiere relativo alle opere di
viabilità del Piano Edera e all'annoso problema dell'attraversamento ciclopedonale in corrispondenza del passaggio a livello.
«La più grande causa di sofferenza per i levatesi – sottolinea Bertazzoni - proviene dalla condizione di avanzamento, al momento nullo,
dell'opera più desiderata e più necessaria, la nuova scuola primaria». A questo proposito, rileva Bertazzoni, il silenzio
dell'amministrazione è insopportabile. «A questo punto il Comitato, con i cittadini – osserva Bertazzoni - ritiene che si debba
ottenere dall'impresa l'immediata dimostrazione della disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per realizzare l'opera e,
in assenza di ciò, pensa che si debba prendere atto del definitivo fallimento dell'iniziativa, passando al più presto ad esaminare le
opzioni alternative per la scuola, che supponiamo l'amministrazione abbia già elaborato». Giovanni Vigna
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