Siamo irricevibili

Ieri sera eravamo in molti ad assistere al consiglio comunale e ci è toccato di restare a bocca aperta.

Era in discussione la nostra proposta (non una petizione, sbadati!) di semplificazione, e rimessa a norma di statuto, del regolamento su petizioni e proposte dei cittadini.

Dopo che il consiglio ha preso atto della correttezza formale di quanto presentato (con oltre 200 firme di cittadini a corredo), la proposta è stata respinta perché irricevibile!

È come se ci avessero dato la bicicletta, riempiendosi la bocca del loro essere pienamente democratici, e poi, invece di pronunciare il fatidico “e adesso pedalate!”, si fossero portati via le ruote!

Inutile dire che né lo statuto comunale, né il suddetto regolamento prevedono questo misterioso caso di irricevibilità, anzi il regolamento in vigore recita “4. Il diritto di iniziativa può esercitarsi sia per la proposizione di regolamenti comunali che di altri provvedimenti amministrativi“. L’unica scappatoia possibile consisteva nel dichiarare inammissibile la proposta da parte del segretario comunale, che invece l’ha dichiarata pienamente legittima e formalmente corretta.

Preghiamo i nostri concittadini di una cosa: se, durante la prossima campagna elettorale, uno degli attuali consiglieri dovesse ancora parlare di “democrazia e di parola data ai cittadini”, unitevi a noi nel ridergli in faccia!

Date queste premesse, qualcuno si aspettava che la nostra petizione per la rotatoria di Edera venisse accolta? Certo che no, e infatti abbiamo sentito il solito panegirico sulla impossibilità di eseguire con soldi pubblici opere che sono state affidate ad un privato. Ma allora, ha fatto osservare qualcuno della minoranza, perché questo principio è stato violato per la scuola? Quella era opera necessaria (e lo era davvero, diciamo noi), ma la rotatoria no?

Volete sapere qual è la foglia di fico con cui hanno spiegato questa contraddizione? Si sono fatti firmare dal lottizzante una dichiarazione di rinuncia a quello che era un suo preciso dovere contrattuale, cioè la costruzione della scuola. Come dire: tu ed io sappiamo bene che sei inadempiente, ma non ti preoccupare, firma questa carta che ci pensiamo noi.

E poi: non si poteva (non si può) far firmare al lottizzante una liberatoria anche per la rotonda con ciclabile annessa?

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